La crisi economico-finanziaria che ha colpito l’economia mondiale a partire dagli anni 2008-2009, aggravata oggi dai devastanti effetti portati dalla pandemia che tutto il mondo sta vivendo, ha reso indispensabile – nel mondo delle aziende - l’utilità, anzi la necessità di avvalersi di strumenti di pianificazione e gestione operativa.
Tale considerazione è valida non soltanto per le grandi e medie strutture aziendali ma anche per quelle piccole e micro, sia per le relative limitate risorse finanziarie di cui, in genere, esse possono disporre e sia per la modesta ampiezza del mercato in cui di solito operano.
Riteniamo utile farne oggetto di considerazione nel nostro blog in quanto la generalità delle imprese deve far fronte a due categorie di urgenza gestionale: gli immediati provvedimenti da assumere per mitigare i negativi effetti economici e finanziari che l’attuale pandemia sta arrecando al nostro sistema socio-economico e la programmazione dei giusti interventi inerenti la futura continuità aziendale o la sua cessazione.
In assenza di normale attività, diventa indispensabile il ricorso a fonti finanziarie che consentano la sopravvivenza del sistema aziendale per sostenere i costi fissi di gestione, sia che si possa contare su risorse proprie, piuttosto che risorse “esterne” quali le misure di sostegno pubblico, i finanziamenti - agevolati o meno – da parte di istituti bancari o altri enti finanziatori; tali ultime forme di finanziamento vengono generalmente accordate ai soggetti che – oltre ad essere “bancariamente” “ affidabili - documentino anche le prospettive di sopravvivenza e di futura “continuità aziendale”.
A tali fini, diventano indispensabili due principali strumenti: il “Business Plan” e i bilanci, sia preventivi che consuntivi.
Business Plan.
Tale documento è preceduto - di solito - da un “Progetto di impresa” col quale si pongono le linee generali di una nuova azienda o – se già esistente - della sua evoluzione o trasformazione.
Poste le premesse progettuali, il documento sviluppa le opportune e documentate considerazioni di pianificazione delle future strategie ed operazioni aziendali (con relative quantificazioni numerarie) considerando – insieme alla propria struttura – anche quella del marcato nel quale si vuole porre l’azienda, le potenzialità di esso, le “alleanze” di eventuali filiere che possano consentire integrazioni di funzioni e di fasi produttive, nonché la concorrenza (interna ed esterna al territorio nazionale) con la quale confrontarsi.
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Con un prossimo “flash” parleremo della struttura elementare dei bilanci.
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Mediante questi nuovi “intermezzi “negli usuali blog di Studio, vorremmo avviare – con i nostri lettori - un ulteriore dialogo che abbia come oggetto l’AZIENDA e l’IMPRESA, intendendo ricomprendere nel concetto di azienda anche le organizzazioni “no profit”, ricordando che nel nostro ordinamento giuridico, oltre il vasto campo delle associazioni a carattere non lucrativo, è prevista anche la figura della c.d. IMPRESA SOCIALE di relativa recente introduzione.
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Attendiamo Vostri graditi riscontri.